Hindutva. Alle radici dell’odio (confronti.net)

di Enrico Campofreda

Dal 1923, con la pubblicazione d’un testo 
che sviscera i suoi pensieri, il bramino 
Vinayak Damodar Savarkar indica con il 
neologismo hindutva l’antidoto a quegli 
elementi – giudicati come un “corpo estraneo” 
da estirpare – che avrebbero inquinato il 
millenario spirito hindu. 

Un’ideologia che permea ancora oggi la politica e le società indiane. È da quasi un secolo che l’hindutva, neologismo creato da Vinayak Damodar Savarkar, un bramino vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento, intossica la vita spirituale della religione hindu con ricadute socio-politiche per l’intera nazione indiana.

Dal 1923, con la pubblicazione d’un testo che sviscera i suoi pensieri, Savarkar iniziò l’attacco all’ortodossia di quella fede esaltandone le tradizioni attraverso una personalissima interpretazione. Partiva da una realtà: l’introduzione in varie epoche, nel territorio indiano, di religioni e visioni della società provenienti dall’esterno.

Lui accorpava tutto: l’espansione islamica e la campagna coloniale britannica che, a suo dire, avrebbero inquinato il millenario spirito hindu. L’hindutva serviva a ritrovarlo … leggi tutto

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