di Enrico Di Pasquale e Chiara Tronchin
Si torna a parlare dell’ipotesi di una regolarizzazione degli immigrati senza permesso di soggiorno. Ci sono argomenti a favore e a sfavore. L’importante è che la sanatoria non sia un modo per tamponare il problema senza affrontarne le cause strutturali.
La campagna “Ero straniero”
Dopo le aperture della ministra Luciana Lamorgese, è tornata di attualità l’ipotesi di una regolarizzazione degli immigrati senza permesso di soggiorno. L’idea parte dalla proposta di legge di iniziativa popolare frutto della campagna “Ero straniero”, in discussione in Parlamento, che mira a “superare l’attuale modello di gestione dell’immigrazione in Italia”, eliminando la pratica del “decreto flussi” (peraltro già di fatto molto ridimensionata a partire dal 2011) e introducendo due nuovi meccanismi d’ingresso.
Il primo è il permesso di soggiorno per ricerca di lavoro che, seppur legato all’intermediazione di un soggetto istituzionale quale centro per l’impiego o camera di commercio, consentirebbe ai cittadini stranieri di entrare in Italia in modo regolare anche senza essere già in possesso di un contratto di lavoro, come invece richiede la normativa attuale … leggi tutto