Ufficialmente in Siria non ci sono casi di coronavirus ma il governo ha lo stesso deciso di chiudere scuole e università, cancellare eventi sportivi e culturali e i raduni.
Soprattutto, rimandate le elezioni legislative dal 13 aprile al 20 maggio. Sono state definite misure di precauzione, arrivano mentre le autorità negano ma sui social network circolano informazioni che parlano di centinaia di contagi.
E il Paese è già allo stremo Elisabeth Byrs, portavoce del World Food Programme denuncia: “Il numero di persone in Siria che subisce l’insicurezza alimentare è cresciuto a 7,9 milioni, più 22 % in un anno”.
Già oggi centinaia di migliaia di profughi siriani lottano per vivere lasciando il Paese, fuggendo dalle bombe che cadono su Idlib in condizioni precarie, dormendo in luoghi di fortuna. Per l’ONU la loro era, già prima del coronavirus, la maggiore crisi umanitaria del momento … leggi tutto