di Carlo Ossola
Nel male stesso – scriveva Jean Starobinski – occorre trovare il rimedio; tanto più quando questo male è così esteso che è difficile trovare un “fuori da esso”, intatto e salutare.
Cominciando dalle parole, esatte il più possibile, perché – scriveva Albert Camus: – «Mal nommer les choses c’est ajouter au malheur du monde» [“Mal nominare le cose è aggiungere sventura al mondo”]. Diciamo dunque «pandemia», cioè “di tutto il popolo”, senza distinzione di età – sia ben chiaro –, né di censo, né di nazioni, né di continenti.
I secoli hanno trasmesso rimedi letterari, utili in tempo di peste: conviene certo ai giovani ‒ come consiglia qualche saggio Preside – e ai vecchi ridurci con il Boccaccio «in luoghi in contado» per distrarci dal contagio e meglio comprenderlo … leggi tutto