In questi giorni difficili per il nostro Paese, il plauso al servizio sanitario nazionale è unanime: nonostante le difficoltà dovute ai continui tagli e alla mancanza di personale, lo sforzo di medici e infermieri per fronteggiare questa crisi è senza precedenti.
Se a oggi riusciamo a rispondere a una simile emergenza sanitaria è perché qualcuno credeva che l’accesso alle cure dovesse essere libero e gratuito per tutti. E a farlo è stata una donna, Tina Anselmi.
Tina Anselmi è stata una delle figure più importanti della storia della Repubblica, nonostante venga raramente ricordata in quanto tale. Nata nel 1927 a Castelfranco Veneto, a soli 17 anni si unisce alla Resistenza dopo aver assistito assieme ai compagni di scuola, su ordine dei fascisti, a un’impiccagione in piazza in seguito a un rastrellamento. Come racconta nell’autobiografia Storia di una passione politica, sceglie il nome di battaglia Gabriella, ispirandosi all’arcangelo Gabriele.
Dopo la guerra studia Lettere e diventa insegnante di italiano. Parallelamente comincia la sua attività politica nelle file della Democrazia Cristiana, alla quale è iscritta dal 1944, attivandosi soprattutto per convincere le contadine a votare … leggi tutto