Michela Ponzani: il senso della scelta antifascista (doppiozero.com)

di Ilenia Carrone

Michela Ponzani, classe 1978, è una storica. 
Attualmente collabora con l’Istituto Storico 
Germanico di Roma. Nel suo percorso di 
ricerca si è occupata soprattutto di storia 
della Resistenza e dell’Italia repubblicana. 
È autrice, tra l’altro, di 
Senza fare di necessità virtù con Rosario 
Bentivegna e di Guerra alle donne.

Il percorso che mi ha condotta a studiare la storia della Resistenza ha avuto una lunghissima fase di elaborazione. Ero una studentessa di Lettere all’ultimo anno e ricordo che dovevo decidere l’argomento della mia tesi di laurea: dopo qualche colloquio con il mio relatore, Vittorio Vidotto, la mia scelta cadde sulla memoria della strage delle Fosse Ardeatine, l’eccidio nazista compiuto a Roma il 24 marzo 1944 in cui erano state massacrate 335 persone.

Si trattava di un fatto drammatico che aveva fortemente segnato la memoria pubblica della città ma che, in qualche modo, era da sempre anche nella memoria della mia famiglia perché mio nonno materno, fin da piccola, mi aveva raccontato più volte di questa strage in cui aveva perso due suoi carissimi amici, massacrati in silenzio e nella massima fretta in alcune cave di pozzolana lungo la via Ardeatina, appunto.

Uno in particolare, il medico Manlio Gelsomini, era stato il capo militare di un gruppo di resistenti conosciuto a Roma come “Bandiera Rossa” che aveva avuto una delle sue basi operative nel quartiere di San Lorenzo, un quartiere da sempre antifascista, un quartiere ribelle … leggi tutto

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