PD Bologna, il regime rosa 25-31.07.2022 (diario.world)

di Carlo Terrosi

Toh, chi si rivede. 

Possiamo tornare ad ammirare, in piazza Maggiore, il palazzo dei Notai, ridotto negli ultimi 5 anni a tabellone pubblicitario per far cassa dal Comune di Bologna, senza più alcun collegamento con presunti “restauri”.

Palazzo dei Notai è un edificio del XIII secolo, restaurato nel 1908 con un intervento che gli ha restituito l’aspetto medievale, e deve il suo nome ai tre calamai con penne d’oca raffigurati nello stemma sulla facciata, emblema della società dei Notai. Dal 2018 la competenza su Palazzo dei Notai è ufficialmente dell’Assessore alla cultura del comune di Bologna.

Certo, fa piacere tornare ad ammirare un palazzo storico invece di un tabellone pubblicitario. Anche se, come si può vedere dalle foto, non è che ci facciamo mancare pubblicità in piazza Maggiore e nel centro monumentale di Bologna.

Ma che volete, questi tempi corrono, e gli uomini al potere sono gli stessi che hanno smantellato una biblioteca di Quartiere, la biblioteca Ruffilli, che lasciano la Via Zamboni senza un vero piano di riqualificazione, e che ora vogliono costruire un edificio di 500 metri quadrati nel cuore del più antico parco di Bologna, la Montagnola.

(foto di Carlo Terrosi)

   

   

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