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Nord Irlanda, si riapre la ferita (corriere.it)

di Luigi Ippolito

Dopo il divorzio della Gran Bretagna dalla Ue, 
tornano le dogane: 

ma il pilastro della pace in Irlanda del Nord è l’assenza di un confine fisico con la Repubblica di Dublino a Sud

È la questione che ha vessato le trattative sulla Brexit fino all’ultimo: quella del confine nordirlandese. Ma la ferita, rappezzata alla meglio, rischia di riaprirsi dolorosamente appena un mese dopo la definitiva uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea: e da questa piaga riemerge pericolosamente lo spettro della violenza politica, in una terra che ha conosciuto decenni di guerra civile e migliaia di morti.

Il problema è tanto semplice quanto irrisolvibile: con il divorzio della Gran Bretagna dalla Ue, tornano le dogane; ma il pilastro della pace in Irlanda del Nord è l’assenza di un confine fisico con la Repubblica di Dublino a Sud. Però il confine da qualche parte bisogna pur metterlo: e allora si è scelto di lasciare il Nord Irlanda nel mercato unico, piazzando invece una barriera doganale fra la provincia e il resto della Gran Bretagna.

I problemi pratici sono emersi subito: esportare merci dalla madrepatria all’Irlanda del Nord è diventato molto più complicato, tanto che ormai nei supermercati di Belfast cominciano a scarseggiare le merci … leggi tutto

Biden cambierà politica verso l’Arabia Saudita (ilpost.it)

Nel suo primo discorso sulla politica estera, 
il presidente statunitense ha annunciato che 
smetterà di appoggiare i sauditi nella guerra 
in Yemen, ed è una grossa novità

Nel suo primo grande discorso sulla politica estera, il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato importanti cambiamenti rispetto al suo predecessore, Donald Trump. Oltre a voler riportare al centro la diplomazia, che con Trump era stata relegata spesso a un ruolo marginale, Biden ha detto che gli Stati Uniti interromperanno la vendita di alcune armi all’Arabia Saudita e smetteranno di appoggiarla nella sua guerra contro i ribelli houthi in Yemen.

L’annuncio di Biden è molto importante: gli Stati Uniti avevano appoggiato i sauditi fin dall’inizio della guerra – nel 2015, con l’amministrazione Obama – e avevano continuato a farlo negli anni successivi, con Trump, nonostante le molte accuse rivolte al regime saudita, tra cui quella di bombardare in maniera indiscriminata la popolazione yemenita.

Giovedì Biden ha definito espressamente la guerra in Yemen una «catastrofe umanitaria e strategica», da cui gli Stati Uniti avrebbero iniziato a prendere le distanze. Anche se i sauditi si aspettavano qualcosa del genere, ha scritto il New York Times, il discorso di Biden è stato più duro delle attese ed è andato oltre rispetto a quanto annunciato in campagna elettorale.

È sembrato che il presidente volesse includere nella nuova politica statunitense verso l’Arabia Saudita anche l’interruzione della trasmissione dei dati usati per individuare gli obiettivi nei bombardamenti, e la fine del supporto logistico fornito finora dagli americani … leggi tutto

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