L’AfD espelle tre sospetti terroristi (bild.de)

di Michael Deutschmann

Un giorno dopo che le autorità hanno arrestato un 
presunto smantellato il gruppo terroristico 
estremista di destra l'AfD ha Sassonia ed espulse 
tre degli arrestati dal partito.

(Ora ex consigliere comunale dell’AfD: Kurt Hättasch (3° da sinistra) di Grimma Foto: Fonte: AfD)

In precedenza, si era saputo che tre degli otto arrestati dei cosiddetti “separatisti sassoni” erano anche membri e funzionari eletti dell’organizzazione giovanile “Giovane Alternativa”.

Tra loro c’era il consigliere comunale dell’AfD Kurt Hättasch di Grimma. Afd

“L’esecutivo statale dell’AfD sassone ha deciso all’unanimità l’immediato ritiro dei diritti di iscrizione e l’espulsione dal partito per Kurt H., Hans-Georg P. e Kevin R.”, ha annunciato mercoledì il partito. Il leader del partito Jörg Urban (60 anni) ha dichiarato di rifiutare qualsiasi forma di violenza nel dibattito politico. “Chiunque si armi, cerchi la vicinanza con i veri neonazisti e sostenga fantasie separatiste non ha posto nell’AfD”.

Ieri, l’AfD aveva già preso le distanze dai tre sospetti terroristi di destra imprigionati. Con un tale “gruppo separatista” presumibilmente neonazista, non abbiamo nulla in comune né in termini di contenuto né di organizzazione”, ha detto.

Nel frattempo, però, si è saputo che il consigliere comunale dell’AfD Kurt Hättasch non è solo tesoriere dell’organizzazione giovanile “Giovane Alternativa” (JA) e dell’esecutivo distrettuale dell’AfD, ma anche un dipendente del deputato statale Alexander Wiesner (35 anni) fino al suo arresto. Questo almeno confuta l’affermazione che essi non hanno nulla a che fare con i “separatisti sassoni” in termini di organizzazione.

Dopo il raid, gli agenti di polizia mettono al sicuro le tracce

(Dopo il raid, gli agenti di polizia mettono al sicuro le tracce Foto: JENS SCHLUETER/AFP)

Wiesner – presidente statale della JA tra il 2020 e il 2024 – ha poi licenziato il suo precedente dipendente Hättasch. Ciò è stato confermato dall’amministrazione del parlamento statale quando gli è stato chiesto.

Anche l’ufficio del presidente del parlamento statale della Sassonia, Alexander Dierks (37 anni, CDU), ha assicurato in una dichiarazione: “Kurt Hättasch non era il titolare di un pass per il parlamento statale sassone e non aveva accesso incontrollato all’edificio del parlamento”.

I cattivi maestri Salis e Raimo minacciano Valditara

di

La deputata è la star del dibattito di "Avs". 

E l’insegnante candidato si scatena

«Cialtrone, lurido, repressivo e pericoloso». Dal palco della prima festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra partono i peggiori insulti nei confronti del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il dibattito è «Proteggiamo la scuola da Valditara», il primo di un evento che durerà fino a domenica. Guest star dell’evento l’eurodeputata Ilaria Salis che, prima di essere eletta, e ancora prima di essere arrestata in Ungheria, era un’insegnante precaria.

Parlando in collegamento da Bruxelles, Salis si scaglia contro l’attuale modello di scuola che – dice – «è sempre più legata alle esigenze del mercato del mondo capitalistico». Poi affronta il tema «della repressione scolastica» che arriva, a suo dire, sia dalle forze di polizia sia dal mondo della scuola stesso e che colpisce gli studenti e i docenti come Christian Raimo, altro ospite del dibattito. Salis non ha dubbi: «La scuola è sempre più di classe e di razza».

E ancora più dure sono le affermazioni dell’altro «cattivo maestro», Raimo che, senza esitare dichiara: «Bisogna fare una manifestazione non per la scuola, ma proprio contro Valditara». Il ministro viene descritto come «un bersaglio debole da colpire come si colpisce la Morte nera». Secondo Raimo, candidato con Avs alle ultime Europee ma non eletto, Valditara rappresenta «la cialtronaggine, il classismo, il sessismo, l’abilismo, e il razzismo». Nel mirimo di Raimo c’è la visione «neoliberista» della scuola, già presente in Renzi.

E aggiunge: «I ragazzi fanno schifo a questo mondo di destra perché rappresentano valori come l’internazionalismo», che è l’opposto di quello dell’amor di patria. «Quando parlo di patria, gli studenti mi ridono in faccia», sentenzia Raimo.