Surfando sull’onda dell’imminente plebiscito,
i fratelli della sorella d’Italia cominciano a regolare i conti con le residue sacche di resistenza: i cartoni animati. Intoccabile per ora il russo «Masha e Orso» (contiene riferimenti troppo espliciti all’alleato Salvini), gli strali della Buoncostume di Destra si concentrano sull’inglese Peppa Pig, che nella sua ultima avventura osa fare amicizia con un’orsetta fornita di ben due mamme, una che fa il dottore e l’altra che cucina spaghetti, «e io», dice l’amica di Peppa, «adoro gli spaghetti».
Pura fantascienza, dato che nessuno ha mai conosciuto degli inglesi che sappiano cucinare gli spaghetti. Invece per il responsabile Cultura di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, lo scandalo consisterebbe nella rappresentazione di due genitori dello stesso sesso: la Rai si astenga dal trasmettere simili obbrobri.
Ohibò, ma non è esattamente ciò che succede nella vita reale? Il presupposto bizzarro di tutte le censure è che un fenomeno sparisca nel momento stesso in cui si smette di parlarne. I cartoni rivolti alla prima infanzia devono rispettare un’unica linea-guida: raccontare l’amore e l’accoglienza, perché sono l’odio e l’esclusione a traumatizzare i più piccoli, non il genere dei protagonisti.
Dal fratello Mollicone, e dalla sorella in capo, mi piacerebbe sapere se preferirebbero che la Rai mostrasse ai loro figli due mamme che si vogliono bene o una mamma e un papà che si detestano.