L’esercito russo si sta rivelando impreparato,
Un esercito impreparato, armato male, rigido e obsoleto nelle strategie, illuso dalla propaganda imposta col terrore e la censura da Vladimir Putin e dalla paura dei suoi generali a contraddirla: in ultima analisi un esercito destinato al fallimento. Questo si è rivelato il corpo di spedizione che il 24 febbraio s’imbarcò nell’«operazione speciale» voluta dal presidente russo all’insegna dell’assurdo quanto irreale slogan della «denazificazione» dell’Ucraina.
Gli esperti del Pentagono cominciarono a parlare delle difficoltà russe attorno a Kiev già a fine febbraio. Noi giornalisti sul terreno, come del resto analisti e commentatori di tutto il mondo, le prendemmo inizialmente come le classiche esagerazioni della propaganda, quasi volgari nelle loro ripetizioni di cliché classici della disinformazione di guerra.
E in Europa occidentale erano numerosi coloro che magnificavano la «superiorità irresistibile» del «secondo esercito del mondo», criticando Volodymyr Zelensky per la sua «assurda e fallimentare» ostinazione a resistere, che tanti «lutti inutili» avrebbe portato al suo popolo.
Eppure, fu sufficiente parlare a inizio marzo con i civili ucraini sfollati da Bucha, Hostomel, Irpin e le altre zone occupate per comprendere che qualche cosa di importante non stava funzionando nella macchina militare di Putin. «Come si comportano i soldati russi con voi?», chiedevamo a donne, anziani e bambini.
«Non ci hanno quasi considerati. Entrati in casa si sono precipitati in cucina a mangiare tutto il cibo che trovavano, si prendono vestiti caldi e coperte, rubano la benzina dai serbatoi», rispondevano di continuo. Ma come era possibile?
Solo a pochi giorni dall’inizio dell’attacco i soldati erano già così malridotti? Bande di affamati con le uniformi troppo leggere per i quasi meno venti gradi delle notti invernali? Sembrava irreale, ma non lo era.
Semplicemente era stato sconfitto in un bagno di sangue il blitz delle teste di cuoio ordito dal Cremlino per atterrare su Kiev, eliminare in poche ore Zelensky per insediare un governo fantoccio.
L’intelligence Usa aveva fornito ai comandi di Kiev le coordinate del piano russo e le loro squadre speciali, agili ed equipaggiate di missili terra-aria e sistemi di comunicazione satellitari di ultima generazione, avevano compiuto il miracolo … leggi tutto