Lenin, al secolo Vladimir Ilic Ul’janov, secondo la fortunata sintesi di Ippolit Miškin, fu uno dei tanti «proletari intellettuali», uno strato di giovani, spesso studenti di origine borghese – scaturigine originale dello sviluppo della storia russa della seconda metà dell’Ottocento, completamente dedito alla causa della rivoluzione.
La provincia russa compresa quella della città di Simbirsk, in cui Vladimir naque, era politicamente effervescente alla fine del XIX secolo. Non a caso qui nacquero anche il generale socialrivoluzionario Alexander Keresnsky e Alexander Protopopov futuro leader del partito ottobrista.
Tuttavia Lenin l’esempio di milizia rivoluzionaria se l’era trovato addirittura in casa: suo fratello Alexander venne giustiziato l’8 maggio del 1887 per aver tentato, senza fortuna, di uccidere lo Zar Alessandro III. Lenin di tre anni più giovane di Alexander era particolarmente legato al fratello anche se più spesso giocava con Olga, la sorellina di un anno più piccola.
«Volodja faceva di tutto per imitare Alessandro. Quando gli domandavano se voleva la pappa col burro o col latte, rispondeva: come Saša. E proprio come Saša, scivolava più tardi sui pattini per un ripido pendio. Nello stesso tempo l’emulazione lo spingeva a porsi sullo stesso piano del fratello maggiore … leggi tutto