"C’è un miserabile tentativo di un gruppo di ex fascisti, che in questi anni hanno persino ricoperto ruoli di governo, che vorrebbero adesso cancellare il significato della celebrazione del 25 aprile".
Emanuele Macaluso è netto nel rivendicare il valore della Festa della Liberazione e nello stigmatizzare “l’iniziativa di un gruppetto di ‘meloniani’ – La Russa, Rauti, Santanchè – che propone di utilizzare la ricorrenza non per ricordare la Resistenza e la liberazione dal fascismo, bensì ‘per onorare i morti di tutte le guerre, del coronavirus, cantando non Bella Ciao ma la canzone del Piave'”.
Ogni parallelismo quindi tra quelle giornate e quelle che l’Italia sta vivendo in queste settimane per l’emergenza coronavirus è “fuori luogo. Questo virus è terribile – sottolinea Macaluso all’Adnkronos – ma quello che accadde il 25 aprile di 75 anni è tutta un’altra storia, un altro mondo: uscivamo dai bombardamenti, cambiava tutto radicalmente, finiva il fascismo, finiva l’occupazione nazista” … leggi tutto