di Davide Madeddu
Operazione della Polizia di Cagliari
Gli indagati sono cittadini stranieri che hanno dichiarato falsamente di avere i requisiti per ottenere il beneficio e, tramite i centri di assistenza fiscale o le Poste Italiane, hanno trasmesso all’Inps la relativa domanda
False autocertificazioni per ottenere il reddito di cittadinanza. E una truffa da otto milioni di euro con 300 stranieri denunciati e altre 200 “sotto osservazione”. Sono i primi risultati di un’operazione portata avanti dalla Polizia di Stato di Cagliari proprio relativa a persone straniere che percepivano il sussidio economico che nella maggior parte dei casi oscilla intorno ai 600 euro al mese.
Le accuse
Nello specifico, come sottolineano dalla Questura del capoluogo sardo in una nota, si tratta di cittadini stranieri che «hanno dichiarato falsamente di avere i requisiti per ottenere il beneficio e, tramite i centri di assistenza fiscale o le Poste Italiane, hanno trasmesso all’Inps la relativa domanda». Gli indagati sono accusati di aver ottenuto indebitamente il sussidio a partire dal 2019.
Le strane coincidenze
Le indagini sono partite circa otto mesi fa, da una segnalazione dell’ufficio immigrazione della Questura. Gli operatori addetti alla valutazione delle domande di coloro che avevano presentato istanza per ottenere il permesso di soggiorno in Italia, hanno notato che molti richiedenti risultavano percettori del Reddito di cittadinanza. Strane coincidenze su cui è caduta l’attenzione degli investigatori che hanno deciso di vederci chiaro. Da qui l’avvio delle indagini con una serie di verifiche e controlli incrociati.
Indagini della Squadra mobile
L’attività investigativa portata avanti dalla Squadra mobile ha permesso di ricostruire il quadro da cui è emerso che i denunciati, per ottenere il Reddito di cittadinanza avrebbero autocertificato «falsamente di essere in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo o di avere la residenza in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi» … leggi tutto