di Cristiano Tassinari & Euronews – Agenzie internazionali
Grecia: barcone affondato, nove migranti salvati
Lo Stretto di Kafirea, in Grecia, è il macabro teatro di un’altra tragedia nel Mar Egeo.
Nel cuore della notte, un barcone si è rovesciato, con 69 persone a bordo.
La Guardia Costiera greca ha soccorso nove migranti, che sono miracolosamente riusciti ad aggrapparsi agli scogli sotto una scogliera vicino all’isola di Evia (in italiano chiamata anche Eubea), dopo il naufragio della loro imbarcazione, partita dalla Turchia.
Nella zona, le condizioni atmosferiche erano piuttosto difficili, a causa dei venti di burrasca.
La ricerca dei dispersi continua.
Lampedusa: dolore e speranza
Il tempo insolitamente mite in Europa ha innescato il flusso di migranti attraverso le pericolose rotte del Mediterraneo. Così, nell’ultima settimana, più di 6.000 migranti hanno raggiunto le coste italiane.
Nelle ultime ore almeno 243 migranti sono riusciti a raggiungere l’isola di Lampedusa, con sei diverse diverse imbarcazioni: due degli sbarchi sono avvenuti martedì 1° novembre.
Sul primo barchino soccorso c’erano 35 migranti (fra cui sette donne e tre minori) in fuga da Guinea, Mali, Costa d’Avorio, Senegal e Camerun. Stesse nazionalità di coloro che affollavano l’altra carretta di sei metri, con a bordo 33 persone, fra cui otto donne e quattro minori.
I due gruppi di migranti sono stati portati all’hotspot di Contrada Imbriacola.
Al cimitero di Cala Pisana, a Lampedusa, mercoledi 2 novembre si terrà la cerimonia funebre per le otto vittime dei naufragi degli ultimi giorni al largo dell’isola.
Nella camera mortuaria ci sono ancora le salme dei quattro bambini che hanno perso la vita durante la traversata. Si tratta delle due gemelline di meno di un mese, morte durante il viaggio, forse per ipotermia, che i genitori originari della Guinea volevano portare in Italia per farle assistere e curare, perché sotto peso … leggi tutto
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