di Roy Menarini
Se si facesse ascoltare oggi un qualsiasi dialogo pre-Covid tra
esercenti delle sale cinematografiche, chi lo ascolta avrebbe un capogiro.
Ma come? Parole come “crisi”, “sistema insostenibile”, “rischio di chiusura”, “navigazione a vista” erano già all’ordine del giorno? Pur facendo la tara alla tipica tendenza al catastrofismo da parte del settore (i numeri del 2019 in fondo erano buoni) non mancavano buone ragioni.
E pensare che ora tutto questo sembra un nostalgico Eden, se confrontato alla chiusura e all’azzeramento del consumo cinematografico in epoca di pandemia – al momento di scrivere il ritorno nelle sale è ancora un lontano miraggio … leggi tutto