Regno Unito, imprenditori in rivolta: il numero dei “pentiti” della Brexit aumenta (euronews.com)

di Luke Hanrahan, dal Regno Unito – Edizione italiana: Cristiano Tassinari

La produzione alimentare nel Regno Unito sta 
rallentando. 

Gli agricoltori ridimensionano le loro attività, per far fronte alla carenza di lavoratori e all’aumento dei costi,  per esempio dei mangimi. E non mancano neppure i problemi con le esportazioni.

“È una situazione disastrosa, che sta andando fuori controllo…”, spiega Liz Webster, presidente di “Save British Food”.

Liz Webster rappresenta un numero crescente di agricoltori britannici che affermano che la Brexit ha peggiorato la situazione,

“L’unica soluzione? Tornare nel Mercato Unico”**

“Il commercio del Regno Unito è vincolato da così tanta burocrazia!”, continua. “Non potrebbe essere peggio per noi. Non parlo solo della mia azienda agricola, ma guardo all’interesse dell’intero Paese e sono davvero preoccupata per la sicurezza alimentare, le scorte alimentari e l’approvvigionamento alimentare”.

– Il corrispondente di Euronews, Luke Hanrahan:
Qual è la soluzione?

“L’unica soluzione è ridare libertà al nostro commercio, tornando nel Mercato Unico il più rapidamente possibile”, risponde Liz Webster.

E la cosa non riguarda solo l’agricoltura.
Secondo il Consiglio elettorale britannico, infatti, c’è stato un “chiaro cambiamento” della tendenza popolare dai tempi del famoso referendum del 2016. In definitiva: i britannici sembrano pentiti di aver votato “Sì” alla Brexit.

Il 57% degli inglesi ora crede che la Brexit sia stata un errore.

“Sono sbalordito che affrontiamo il problema solo ora…”

Anche la produzione vitinicola inglese è stata costretta ad adattarsi.
L’azienda vinicola Lant Street lotta ancora per garantirsi grandi ordinativi di vino europeo, attraverso il Canale della Manica: un tempo lo si faceva in pochi giorni, adesso ci vogliono mesi….

L’imprenditore Ben Wilcock è infuriato:
“Sono sbalordito dal fatto che affrontiamo questo problema solo adesso: ci sono così tante aziende là fuori sul mercato che provano a sopravvivere… Ma ogni giorno c’è un problema! Abbiamo bisogno di un confronto onesto sul Mercato Unico dell’unione doganale, come accadeva prima…”.

Mentre a livello politico britannico la Brexit sembra ormai essere stata archiviata, a pagarne le conseguenza, per ora, sono soltanto le aziende. Ma fino a quando reggeranno?

 (Anche loro sono contro la Brexit?   –   Diritti d’autore  Danny Lawson/AP)

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