di Clemente Pistilli
Negli ultimi due anni la guardia di finanza di Civitavecchia ha controllato 3.800 richieste
confrontando la banca dati dell’Inps con i certificati di proprietà delle barche ancorate nei porti del litorale romano.
Solcava le acque del Tirreno a bordo di un potente yacht, amministrava sette aziende, aveva oltre 100 mila euro di partecipazioni societarie e immobili del valore di 160mila euro, ma per lo Stato era povero. Talmente povero da ricevere il reddito di cittadinanza. A scoprire l’imprenditore con la card destinata ai disagiati è stata la sezione operativa navale della Guardia di finanza di Anzio. E non è l’unico caso.
Le Fiamme gialle del reparto aeronavale di Civitavecchia, negli ultimi tempi, hanno scoperto infatti diversi proprietari di imbarcazioni che percepivano il reddito di cittadinanza. Ne hanno denunciati 13. La legge del resto prevede che il cittadino che intende avvalersi della misura assistenziale non deve essere intestatario di navi o imbarcazioni da diporto e così il suo nucleo familiare.
I 13 “furbetti” hanno perceito illecitamente oltre 98mila euro. Sono stati denunciati all’autorità giudiziaria e segnalati all’Inps, che dovrà recuperare le somme erogate.
I finanzieri intanto continuano a indagare e stanno approfondendo tutte le informazioni acquisite con oltre 3.800 controlli di polizia in mare negli ultimi due anni.