di Giorgio Pogliotti
La testimonianza di Luca, ex navigator del centro per l’impiego di Palermo
«Quante offerte di lavoro congrue ho ricevuto per i percettori del reddito di cittadinanza? Neanche una. Le assunzioni che rispettino le distanze chilometriche dalla residenza proprie dell’offerta congrua sono una vera rarità, figuriamoci quelle a tempo indeterminato.
In oltre 3 anni di esperienza diretta sul campo non conosco nessuno che ne abbia avute. So che in regioni come l’Emilia Romagna facevano scrivere, quando veniva offerto un lavoro, che non si tratta di un’offerta di lavoro congrua, ai sensi del decreto ministeriale».
Luca (nome di fantasia) è un ex navigator, come i suoi ex colleghi è laureato, essendo un cinquantenne fa parte della platea più anziana, considerando che l’età media negli ultimi mesi si è attestata sui 38 anni. Dal 31 ottobre è scaduto anche il suo contratto di collaborazione, come al migliaio di ex navigator rimasti, rispetto ai 2.980 originari.
Ecco la sua testimonianza, che contiene molti spunti di riflessione sull’esperienza che il ministro del Lavoro, Marina Calderone ha detto di considerare conclusa.
La gran parte di percettori è “occupabile” solo sulla carta
«La maggior parte dei percettori del Rdc che ho incontrato, pur essendo considerati abili al lavoro, non era occupabile, almeno nell’immediato, perché non lavorava da anni o era scarsamente istruita. Tra loro i, tre quarti avevano al massimo la licenza media, molte le casalinghe senza alcuna esperienza lavorativa.
C’erano solo due laureati e il 10-15% erano diplomati. A tutto ciò si aggiunga la difficoltà di contattarli, specie quando lavoravamo da remoto durante il Covid , ci parlavamo solo per telefono». Insomma «un contesto difficile, ma sul piano umano la considero una grande esperienza che mi ha arricchito».
I dati di Luca confermano il quadro tracciato nell’ultimo rapporto di Anpal, secondo cui nel 73% dei casi i beneficiari del Rdc soggetti al Patto per il lavoro non hanno mai avuto un contratto di lavoro dipendente o in para-subordinazione nei 36 mesi precedenti. Il 70,8% ha al massimo un titolo di scuola secondaria inferiore e solo il 2,8% un titolo di livello terziario, mentre un quarto ha un diploma di scuola secondaria superiore.
I tempi, le due proroghe e la ricontrattualizzazione
«Ho lavorato presso l’unico centro per l’impiego di Palermo, assunto nell’estate del 2019 e dopo un periodo di formazione ho iniziato a operare da ottobre 2019, gestendo circa 400 percettori del reddito di cittadinanza, poi dalla scorsa estate ci è stato chiesto di affiancare i dipendenti dei centri per l’impiego per la presa in carico dei percettori di Gol».
Il riferimento è a Garanzia di occupabilità dei lavoratori, il programma nazionale di politica attiva del lavoro … leggi tutto