Operazione oscena
Se l’esercito russo distrugge centrali elettriche, tortura civili e stupra donne e bambini, dopotutto bisogna considerare che Zelensky è un mezzo autocrate reazionario che limita la libertà di stampa e maltratta le opposizioni. Non fa una piega
Ne abbiamo scritto più volte, anche qui: ma occorre proprio un richiamino. Persiste infatti l’idea, chiamiamola così, che nel giudicare la guerra all’Ucraina – che il pacifista medio chiama guerra “in” Ucraina, una cosa sbocciata a mo’ di impreveduto malestro sulle strade di Kyjiv – occorra considerare il tenore democratico del Paese aggredito, la dotazione civile e politica di chi lo governa, la specchiatezza a tutto tondo di ciascuna delle decine di milioni persone che lo popolano.
È un’altra maniera, solo apparentemente più degna, per dire che l’operazione speciale, se proprio non è giustificata, comunque si rivolge oggettivamente contro una società di gente poco di buono comandata da una setta di omosessuali drogati.
E allora sarebbe bene intendersi. È verosimile che i leader Tutsi del Ruanda non fossero dal primo all’ultimo a favore del ddl Zan, non conoscessero proprio tutti ogni nota di Bella Ciao, non fossero unanimemente senza se e senza ma contro la privatizzazione della Rai: tuttavia, c’è caso che queste pur imperdonabili mancanze democratiche non giustificassero il massacro che hanno subito quelle tribù. O no?
Dice: ma in Ucraina ci sono gruppi di neonazisti. Anche in Francia, anche in Croazia, e dunque che cosa facciamo? Bombardiamo gli ospedali di Parigi e deportiamo i bambini di Zagabria?
Dice: ma Zelensky è un mezzo autocrate, un reazionario che limita la libertà di stampa e maltratta le opposizioni. Osservazioni impeccabili: quindi se l’esercito russo incenerisce gli asili, distrugge le centrali elettriche e le linee degli approvvigionamenti di cibo, per prendere per sete e per fame e per freddo la popolazione civile, e tortura, e stupra donne e bambini, dopotutto bisogna considerare che Zelensky è un mezzo autocrate reazionario che limita la libertà di stampa e maltratta le opposizioni. Non fa una piega.
Dice: ma c’è la mafia ucraina. Quindi qualcuno organizza un’operazione speciale a Palermo, e amen se l’esercito antimafia fa bottino di lavatrici dopo aver steso un po’ di gente col colpo alla nuca e le mani legate dietro alla schiena, pazienza qualche cratere nel parco giochi, e pace se le mamme raccomandano ai soldati di non violentare le siciliane senza usare il profilattico.
Corretto?
Bisogna essere gente perbene, per non essere massacrati.