Da più di un mese siamo in lockdown per contenere l’epidemia di COVID-19.
Abbiamo in questi giorni spesso sentito ripetere l’idea che questa seppur tragica esperienza possa essere vissuta come un’opportunità per modificare la società, ed evitare così il ritorno alla normalità precedente. La normalità, come bene scrive Jane Fonda da attivista ambientale in un post sul suo account Instagram, “ha fatto sì che i ghiacci dell’Artico si sciogliessero, ha fatto alzare la temperatura degli oceani; è stata causa di eventi meteorologici estremi, e dell’estinzione di miliardi di creature viventi; governi e banche continuano a sovvenzionare l’industria dei combustibili fossili nonostante sia alla base della maggior parte delle emergenze climatiche”.
La normalità, continua Fonda, ha fatto sì che le persone più povere fossero tra le più vulnerabili, sia alle catastrofi ambientali che alle crisi sanitarie. La normalità cui aspiriamo a tornare ha messo a rischio la vita delle future generazioni. Grazie a questa pandemia abbiamo tempo di riflettere su come riorganizzare il mondo e la società.
Se da un lato le misure di sicurezza prese per far fronte alla situazione hanno ridotto le emissioni, dall’altro gli esperti ci informano che queste restrizioni tanto severe, che hanno alterato completamente la nostra vita, sono abbastanza per risolvere la situazione allarmante in cui si trova il pianeta … leggi tutto