Affonda barca davanti a Lampedusa, quattro dispersi tra cui due bambini (euronews.com)

Una barca di sei metri è affondata ieri sera nelle 
acque antistanti a Lampedusa.

Trentadue migranti, fra cui 3 donne, sono stati salvati dalla motovedetta Cp327 della Guardia Costiera.

Vi sono però quattro dispersi, fra cui due bambini di 6 mesi e 6 anni i cui genitori sono sbarcati – insieme agli altri 30 migrati – a Lampedusa. Gli altri due di cui non si hanno più notizie sono due uomini.

Quattro dei 32 migranti salvati ieri sera, dopo che erano finiti in acqua perché lo scafo di ferro sul quale viaggiavano verso Lampedusa è affondato, sono stati portati, subito dopo l’approdo a molo Favarolo, al Poliambulatorio. Le emergenze mediche erano dovute allo stato di ipotermia e al fatto che qualcuno aveva  bevuto acqua di mare.

Appena venerdì, altri 40 migranti – fra cui 7 donne e un bambino – sono stati salvati dopo che la loro imbarcazione si è ribaltata a 40 miglia dalla costa di Lampedusa. Tre i dispersi che, secondo le ipotesi, potrebbero essere rimasti imprigionati nello scafo del natante.

Il sindaco Mannino: “Troppo immobilismo davanti ai morti”

“Intervenga l’Europa. C’è troppo silenzio e troppo immobilismo attorno a questi morti”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, in merito all’ennesimo naufragio registrato ieri sera nelle acque antistanti alla più grande delle isole Pelagie.

Quattro i migranti dispersi, fra cui due fratellini di 6 mesi e 6 anni. Mannino, eletto sindaco a fine dello scorso giugno, dice: “In poco più di 5 mesi ho accolto e dato bare a 18  persone, fra cui tantissimi bambini. Ma ci sono stati anche i dispersi tantissimi di cui non è stato trovato nemmeno il cadavere. Intervenga l’Europa. Serve cambiare immediatamente il regolamento di Dublino e serve, concretamente, una collaborazione tra gli Stati membri”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *