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Una vittima al giorno, più di Italia e Spagna insieme. Tutti contro Bolsonaro mentre il Paese rischia di diventare l'epicentro globale della pandemia
Il primo caso di coronavirus in Brasile è stato registrato il 26 febbraio. Da allora, ogni giorno, in media, un infermiere – o più spesso un’infermiera dato che le donne rappresentano l’85 per cento del settore – è stato stroncato dalla malattia. Per un totale di 73 vittime: più della somma degli operatori sanitari morti in Italia e Spagna. Negli Usa, sono state 46.
A confermare la strage è stato il Consiglio federale dell’infermeria, secondo cui il bilancio potrebbe essere ancora più tragico dato che non include i 16 decessi sospetti. Sovraffollamento delle strutture e mancanza di protezioni sono tra le cause dello stillicidio che sembra destinato a continuare nelle prossime settimane.
Con oltre 127mila contagi – la metà del totale latinoamericano – e più di 8.600 morti, il Brasile rischia di diventare l’epicentro mondiale della pandemia, secondo due recenti studi fatti da ricercatori nazionali insieme alle università britanniche Johns Hopkins e Oxford … leggi tutto