di Flavio Fusi
Sembrava che il coronavirus ci avesse fatti tutti più buoni, e invece appena qualcuno parla di regolarizzare i migranti (che ci servono per fare lavori che noi non vogliamo fare), ecco che torna il "prima gli italiani".
Cercavamo braccia, abbiamo trovato uomini, come diceva Max Frisch
«Un pomodoro, che sarà mai un pomodoro!». La signora davanti al banco della verdura è arrabbiata arrabbiatissima. Una santa indignazione trasuda come il fumo di una vaporiera dai lacci e laccetti della mascherina. Costa troppo, questa confezione, eppure va comprata, e «chissà quanto ci guadagnano…». Lo vorrebbe gratis, questa mia sconosciuta coetanea, il pomodoro per fare il sugo della pastasciutta. Ed è quasi gratis – davvero –una bottiglia di passata di pomodoro prezzata 90 centesimi: che filiera è, che prodotto è, che agricoltura è quella che si può permettere un prezzo con il quale si paga a malapena il vetro della confezione senza tappo?
«Un pomodoro, che sarà mai un pomodoro!». Torno a casa lungo le strade della bella campagna toscana. Nel campo alla mia destra che sale dolcemente verso la collina, lavora con zappe e sarchiatori un gruppo di giovani volenterosi: tutti “neri come il peccato”, direbbe mia nonna … leggi tutto