Le cose che ci hanno salvato in quarantena (rivistastudio.com)

I cibi, gli oggetti, la musica e le altre nuove 
abitudini che hanno definito le nostre giornate 
durante il lockdown.

ualche tempo fa un artista di Manchester ha iniziato a realizzare una serie di poster in grado di rappresentare alcuni film soltanto mostrandone gli oggetti di scena, quelli fondamentali per la costruzione dei protagonisti. Una bibbia e una bottiglia di Rosewood per Le Ali della libertà, una camicia azzurra, una pesca e uno spartito per Call Me by Your Name, con l’idea che siano proprio gli oggetti che scegliamo e da cui ci lasciamo circondare a definirci.

Lo abbiamo fatto anche noi, traslando questo discorso alla situazione attuale, e raccontando così attraverso una serie di elementi, tre o quattro, cioè che ci ha salvato e che ha definito la nostra quarantena.

Che si trovassero in frigorifero, accanto al giradischi, dentro a uno schermo o nei cassetti dell’armadio: cose che sono state per cinquantacinque giorni e oltre, parte di un piccolo e personale kit di sopravvivenza … leggi tutto

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