Nessuna reazione alle violenze dei bolsonaristi
Per un politico che usa Twitter e in generale i social network in maniera compulsiva, passando dai commenti sulle sagre di paese alle questioni di rilievo mondiale, il silenzio di quelle ore fa rumore.
Matteo Salvini non ha proferito parola sui social in merito alla Capitol Hill verdeoro, l’assalto dei sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ai palazzi del potere di Brasilia, dal Palacio do Planalto, il Palazzo Presidenziale, alla Corte Suprema Federale, respinti dopo ore di difficoltà dalle forze dell’ordine.
Un attacco alle istituzioni democratiche sul modello di quello avvenuto il 6 gennaio 2021 dai supporter di Donald Trump al Congresso statunitense, replicato da quelli dell’ex presidente di estrema destra Bolsonaro. Quest’ultimo, da giorni a Miami e che per questo è stato anche assente alla cerimonia di insediamento del suo successore Lula, ha preso le distanze dagli attacchi di Brasilia.
“Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali”, ha scritto su Twitter Bolsonaro, che a due mesi dalle urne non ha mai sostanzialmente riconosciuto la vittoria di Lula.
In questo scenario, dall’Italia il mondo politico ha in maniera unanime condannato le rivolte di Brasilia. Ovviamente da sinistra, ma anche dal governo. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha prima ritwittato quanto scritto dal titolare della Farnesina, che aveva sottolineato come “ogni atto di violenza contro le istituzioni democratiche deve essere condannato con grande fermezza. I risultati elettorali vanno sempre e comunque rispettati”.
Quindi, probabilmente perché il semplice condividere le parole del suo ministro era insufficienti, è intervenuta con una sua dichiarazione. “Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane“, ha scritto la premier, senza citare mai Lula né Bolsonaro, ‘ispiratore’ delle violenze nella capitale brasiliana.
Da parte di Matteo Salvini invece al momento non è arrivata la minima reazione, pur avendo il tempo di condividere un tweet sugli incidenti stradali nel nostro Paese.. I rapporti con l’ex presidente brasiliano sono noti: il segretario della Lega negli scorsi anni ha rilasciato numerose dichiarazioni di amicizia col leader dell’estrema destra brasiliana. Salvini lo aveva anche difeso in occasione delle contestazioni subite da Bolsonaro in occasioni della sua visita ai parenti italiani, scusandosi a nome degli italiani.