L’Ue boccia il decreto sulle Ong del Governo Meloni approvato a inizio anno.
E mentre Bruxelles ha ammonito l’Italia invitando il Paese a rispettare le leggi internazionali, le organizzazioni che si occupano del soccorso dei migranti nel Mediterraneo hanno sottoscritto un documento di protesta contro l’esecutivo l. Probabilmente il governo Meloni ignora che dalla notte dei tempi, la comunità dei naviganti ha considerato il dovere di salvataggio della vita umana in mare come il principale e il più sacro.
Gli stati del primo mondo, un secolo fa, nel 1910, stipularono la Convenzione di Bruxelles, che riassumeva in sé codici e convenzioni stratificate nei secoli precedenti, con cui si imponeva ai comandanti delle navi di salvare la vita di “qualunque persona, anche nemica, trovata in mare, in pericolo di vita.
”Noi italiani ci gloriamo del coraggio e dell’umanità di un comandante di sommergibile, Salvatore Todaro, che, in piena guerra, dopo aver affondato una nave nemica, ne soccorse l’equipaggio portandolo in salvo. Il dovere di salvataggio in mare è un obbligo che le convenzioni internazionali impongono direttamente ai comandanti, saltando la legislazione nazionale. Da quel dovere primario, discende, sempre per obbligo imposto dalle stesse convenzioni, il dovere degli Stati firmatari di accogliere le navi soccorritrici, e consentire lo sbarco dei naufraghi.
Ecco perchè l‘unione Europea ha richiamato l’Italia al principio per cui “i Paesi membri devono rispettare la legge internazionale e la legge del mare”. È vero, l’immigrazione bisogna saperla governare perché l’ideologizzazione del problema ha portato a risultati che sono tristemente sotto gli occhi di tutti.
Più morti in mare, dibattito politico costruito sulla morte e la sopravvivenza di esseri umani che sono gli ultimi ad avere responsabilità. Non si risolve nulla con le tifoserie che si dividono tra fermezza del rimpatrio da una parte e solidarietà tout court, che non considera che dall’altra parte del mediterraneo c’è chi lucra sui disperati. C’è chi su questo tema ci ha costruito intere carriere politiche e percentuali a due cifre sui sondaggi.
La questione del rapporto con le Organizzazioni Non Governative che soccorrono i migranti in mare, in ultima analisi, sta nella contrapposizione tra europeismo e sovranismo.
E il governo Meloni, alla faccia di chi, nelle ultime settimane, faceva aperture di credito sull’europeismo della presidente del consiglio, insegue Orban e tutti gli antieuropeisti sul terreno dell’egoismo e della xenofobia. Becera e disumana propaganda che chiude gli occhi di fronte alla disperazione. I peggiori nemici dell’aspirazione verso gli Stati Uniti d’Europa.