Il diavolo si nasconde nel dettaglio e così, a conclusione di un anno scolastico drammatico,
Lucia Azzolina, ministra dell’istruzione italiana, ha scelto e comunicato sabato 16 maggio che i voti in tutte le discipline andranno dati a ogni costo fin dalla prima elementare, nonostante i numerosissimi pronunciamenti contrari. È un’assurdità pretendere di dare voti a distanza in classi in cui oltre un quinto degli alunni non è stato raggiunto da alcuna proposta didattica e una gran parte ha solo svolto compiti assegnati su una piattaforma senza alcun contatto diretto con compagni e insegnanti.
Proprio per questo, nelle ultime settimane, intorno al tema dei voti e della valutazione stanno crescendo preoccupazioni e agitazioni.
Dall’istituto comprensivo Simonetta Salacone di Roma alla Casa del sole di Milano un tam tam percorre la penisola coinvolgendo numerose scuole e migliaia di insegnanti … leggi tutto