Oltre il 65% condivide la mossa del governo Meloni sul Superbonus.
Le modifiche all’incentivo erano necessarie perché “ha favorito comportamenti illegali, spreco di denaro e aumento del debito pubblico”
In queste settimane la sinistra ha portato avanti la sua solita storiella secondo cui il centrodestra si sarebbe allontanato dagli italiani in seguito alla decisione di intervenire sul Superbonus.
Davvero le mosse del governo hanno lasciato delusi gli elettori? Dal sondaggio di Euromedia Research emerge tutt’altro: oltre il 65% degli intervistati si schiera dalla parte dell’esecutivo, condividendo la necessità di mettere mano all’incentivo – tanto protetto da Giuseppe Conte – perché ha presentato diverse falle.
Gli italiani bocciano il Superbonus
La rilevazione scatta una fotografia molto chiara: una larghissima parte degli elettori promuove la scelta del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di adoperarsi per apportare importanti modifiche al Superbonus per restaurare case e condomini.
Nello specifico il 44,7% ritiene che la misura è stata scritta male ed è da rivedere o riformulare; il 21,2% si dice contrario a questo genere di bonus. Il fronte di chi dà il via libera alla linea del governo è di ben il 65,9%.
È assai minore la quota di coloro che invece criticano la strada imboccata dall’esecutivo: solamente il 23,1% si posiziona dalla parte opposta. Il restante 11% non sa o non risponde. Va annotato che quel 65,9% di favorevoli alle scelte del centrodestra su questo fronte è superiore alla preferenza attribuita dai sondaggi alla coalizione: evidentemente anche una parte dell’elettorato di altri partiti al di fuori della maggioranza si trova sulla stessa via indicata dal governo.
Le critiche all’incentivo di Conte
Cosa c’è alla base di una presa di posizione così netta da parte degli italiani? Il 30,7% è convinto che il Superbonus fino a oggi ha favorito maggiormente frodi, speculazioni e comportamenti illegali; il 24,7% sostiene che in tal modo è stata lasciata una prateria per lo spreco di denaro pubblico e per l’aumento del debito pubblico italiano.
Dall’altra parte il 14,4% sottolinea che la misura ha reso possibile l’aumento del lavoro e dell’occupazione oltre che la crescita del settore edilizio; per il 12,6% ha consentito la restaurazione di molti edifici vecchi mettendoli in sicurezza e abbellendoli; il 3,7% ritiene che ha agito verso una maggiore sostenibilità ambientale; per il 2,5% ha favorito il blocco dei crediti da parte delle banche. La quota di “altro” ammonta all’1,7%; il 9,7% non sa o non risponde.
Infine fa riflettere anche un altro dato: il 25,8% giudica molto importante l’esistenza di bonus e detrazioni per poter incentivare e facilitare il processo di transizione ecologica nel nostro Paese; per il 43,4% lo è abbastanza. Più scettici il 15,2% (poco) e il 6,9% (per nulla). Il restante 8,7% non sa o non risponde. Dunque gli italiani non hanno un approccio ideologico al tema: la nettissima bocciatura del Superbonus di Giuseppe Conte trova motivazioni nel modo in cui è stato scritto e negli effetti che ha prodotto.
Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da Euromedia Research;
b) Committente: EuroWeek News;
c) Estensione territoriale: nazionale;
d) Totale contatti: 1.000 intervistati (interviste valide) – numero dei non rispondenti/rifiuti all’intervista: 1.213 – totale contatti effettuati: 2.213;
e) Interviste effettuate il 21 febbraio 2023 con meotodo cati-cami-cawi;
f) Il sondaggio è disponibile qui.