Pd nel caos, il termovalorizzatore di Roma fa litigare Schlein e Gualtieri

Prima grossa grana per Elly Schlein nel nuovo 
corso del Partito Democratico. 

A raccontare l’ultimo guaio è Dagospia: “Come i 5stelle di Conte, anche al nuovo Pd falce & mart-elly non piace il progetto del termovalorizzatore romano e ha chiesto al sindaco Gualtieri di cercare nuove tecnologie per far scomparire la monnezza dell’Urbe.

Il placido Gualtieri li ha mandati a quel paese…”. Si profila quindi uno scontro sulla soluzione voluta dal sindaco della Capitale per risolvere il problema dell’immondizia che da anni mette alle strette la città e i suoi abitanti.

Proprio sul tema del termovalorizzatore sono arrivate in giornata alcune dichiarazioni dello stesso Gualtieri, evidenziando così che non c’è alcuna voglia di fare una marcia indietro: “Nella gestione del ciclo dei rifiuti a Roma prima di arrivare a una situazione di eccellenza c’è ancora molto da fare, è un miglioramento graduale che adesso, però, è possibile. Abbiamo chiuso la discarica di Albano Laziale, abbiamo trovato sbocchi alternativi e abbiamo il termovalorizzatore ormai incardinato.

Senza il piano rifiuti e senza il termovalorizzatore – ha spiegato il sindaco a Rete Oro – avremmo dovuto aprire una discarica da un milione di tonnellate, nel territorio di Roma Capitale, e che sarebbe durata soltanto quattro anni.

Il termovalorizzatore ci consente di produrre energia elettrica con i rifiuti, senza inquinare e risparmiando tanti soldi che oggi utilizziamo per mandare i rifiuti in impianti di altre città”.

(Il termovalorizzatore di Duiven nei Paesi Bassi)

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