di Marco Spagnuolo
Nel suo ultimo lavoro, Disobbedire, Frédéric Gros, curatore editoriale dei corsi universitari di Michel Foucault, si confronta con la pluralità di motivi per cui è necessario disobbedire nel presente e con l’effettiva mancanza di una disobbedienza diffusa.
Cercando di capire cosa significhi, in fondo, “disobbedire”, Gros non si chiede perché non disobbedire, ma piuttosto perché “continuare ad obbedire”.
Muovendo da Wilhelm Reich e Howard Zinn, il filosofo francese si interroga subito sul perché “abbiamo accettato l’inaccettabile”, vale a dire le ingiustizie socioeconomiche e la “progressiva degradazione dell’ambiente”: in un concetto, “l’arricchimento (…) a spese della stessa umanità” … leggi tutto