di Goffredo Fofi
Non sono abituato a star fermo, e anche in tempi di epidemia mi sono mosso, sia pure all’interno di una città anzi di un quartiere, e come tutti ho dovuto osservare il comportamento dei miei simili, di fronte al pericolo.
Non ho certamente apprezzato i pochissimi cittadini spavaldi, non rispettosi di regole necessarie e comuni, ma altrettanto non ho amato gli zelanti, quelli attentissimi a quanto fanno gli altri e a rimproverarti aspramente se parti col piede sinistro invece che con quello destro…
Degno esempio di civismo o voluttà di sentirsi per una volta importanti, sia pure nel piccolo, nel minimo? Costoro hanno imparato immediatamente le quattro regole raccomandate dalla tv e a misurare a occhio, per esempio, la distanza tra le persone, pronti a redarguirti se era di 10 centimetri minore della regola, se avevi la mascherina abbassata, se una fila non era ordinata … leggi tutto