di Thierry Vissol (Traduzione di Antida Acierno)
Davanti all’iniziale mancanza di solidarietà tra gli Stati europei mentre l’epidemia faceva strage in Italia, molti hanno criticato l’inerzia dell’Ue e addirittura auspicato la sua sparizione.
Ma che impatto avrebbe la crisi se l’Ue non esistesse? Thierry Vissol, storico ed economista, cerca di rispondere.
Sebbene la maggioranza dei sondaggi indichi che la prevalenza dei cittadini europei (51%) giudichi positivamente la cooperazione tra Stati e abbia fiducia nell’Ue (52%), l’Italia è il Paese che conta la minor percentuale di opinioni positive riguardo la cooperazione (30%) e la fiducia (45% positivi e 50% negativi). Una visione che riflette il clima politico deleterio del Paese, ma non la realtà dei fatti o i sentimenti di altri paesi.
Così ad esempio, un sondaggio di Polit Barometer mostra che il 68% dei tedeschi sono favorevoli ad un aiuto finanziario da parte dell’Ue in favore dei Paesi particolarmente colpiti dalla pandemia come la Spagna o l’Italia. Inoltre, l’Italia sarebbe il Paese con più opinioni favorevoli (tra il 40 e il 42%, secondo i sondaggi) a un Italexit sia dall’Unione europea che dell’Eurozona, e il 71% pensa che la pandemia distruggerà l’Unione.
È inutile menzionare i miliardi di euro che l’Unione ha impiegato e impiegherà in favore dei suoi membri, o i programmi e le agenzie di cooperazione, particolarmente nel campo della ricerca epidemiologica … leggi tutto