di Massimo Montanari
Oggi la chiamiamo biodiversità e le riconosciamo un valore soprattutto ecologico e culturale, da un lato perché la varietà delle specie coltivate, o allevate, o rispettate nella loro naturale molteplicità, aiuta l’ambiente a mantenersi più integro e dinamico; dall’altro perché questa varietà, interagendo con i bisogni e con le abilità degli uomini, ha finito per costituire uno straordinario patrimonio di saperi e di pratiche, che merita di essere conservato.
Altre considerazioni si potrebbero aggiungere, per esempio la rilevanza giuridica della biodiversità, dato che la riduzione delle specie rischia di concentrare nelle mani di pochi il controllo delle filiere agroalimentari. La prospettiva storica fa invece emergere il valore della biodiversità come fondamentale strategia economica, sistematicamente perseguita – con finalità diverse – sia dalla società contadina, sia dai ceti dominanti .. leggi tutto