di Marco Gasperetti
Un caso l’iniziativa dell’insegnante di una scuola materna. La Cisl: «Fa passare le colleghe per vagabonde». Ma centinaia di genitori insorgono e la difendono: «Un atto di disobbedienza civile»
I volti di quei bambini, carissimi alunni, la maestra Francesca non riusciva proprio a cancellarli durante l’emergenza. E da quando la scuola materna era stata chiusa, li materializzava nella mente a tutte le ore. Così, quando i parchi erano stati riaperti, aveva deciso di fare qualcosa di pedagogicamente bello e costruttivo.
Aveva selezionato un bel po’ di libri dedicati all’infanzia, scelto il giardino giusto, avvertito i genitori e iniziato a incontrare di nuovo i suoi piccoli alunni, con la giusta distanza e con la mascherina d’ordinanza, per raccontare loro le storie più belle sotto qualche albero e tra i fiori profumati.
Un successone. Bambini ancora più innamorati dell’insegnante e genitori contenti. Sino a quando è arrivata la critica di Claudio Gaudio, segretario Cisl settore Scuola di Prato … leggi tutto