Per avere salari più alti serve più produttività. Per avere più lavoro occorre dare più fiducia alle imprese. Ipocrisie? Stop. Così il fronte progressista ha regalato alla destra una battaglia mica male: la creazione di nuovi occupati
C’è una cappa di ipocrisia enorme nel dibattito che si è andato a produrre negli ultimi giorni intorno al tema del lavoro. Una cappa di ipocrisia nella quale i protagonisti della discussione hanno scelto sistematicamente di rimuovere alcuni dati di realtà per nascondersi facilmente dietro l’inutile bandiera della propaganda.
Lo ha fatto il governo, spacciando per storico quello che non è, ovvero l’intervento “da record” sul cuneo fiscale (trattasi, nel 2023, di interventi pari a 8,5 miliardi, 1,5 miliardi in meno di quanto stanziato dal governo Renzi e dal governo Draghi).
Ma lo ha fatto soprattutto il fronte delle opposizioni, che piuttosto che indicare alla maggioranza di governo i veri limiti dell’impostazione scelta da Meloni & Co. per intervenire sui salari, ha deciso di puntare sulla carta della fuffa infischiandosene dell’agenda dei fatti.
E i fatti, quando si parla di salari, quando si parla di lavoro, sono spietati, se messi in fila senza falsità.