Il bue da’ del cornuto all’asino (diario.world)

di Gregorio Dimonopoli
L'esterrnazione del ministro francese sul primo 
ministro italiano e' veritiera.
Ha colto, sinteticamente, la profonda ignoranza sui temi migratori da parte della Meloni. Quando hai passata un’intera vita politica a dipingere lo “straniero” come il male assoluto, ricavando consensi elettorali basati sui pregiudizi, non puoi che ricevere schiaffi.
Soprattutto se le tue amicizie sono Le Pen, Orban, ecc..
Inoltre e’ palese che certe parole del francese siano defluite anche grazie alla scarsa autorevolezza del primo donna italiana. Il suo curriculum culturale e professionale sono quanto di piu’ deprimente sia mai capitato al Paese.
Creare una riflessione sulle complessita’ geopoltiche, ed umane innanzitutto, richiederebbe un’umilta’ che non le appartiene. “Sono stata votata” giustifica minchiate a raffica?
Bah. Siamo ormai tornati ai tempi in cui il pedofilo Montanelli enunciava la necessita’ di assaggiare Berlusconi per capire chi fosse la neo destra italiana.
Ma, attenzione, non butta bene neanche alla cosiddetta nuova sinistra. Anche qui, deliri sloganistici, privi di un piano articolato con un’articolazione pianificata, con dati e contenuti economici sostenabili ed alternativi.
Nessun tetto e’ stato sfondato, ahinoi.

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