L'imputato è accusato di aver ottenuto il beneficio indebitamente e di aver dichiarato una locazione inesistente
Un rumeno di 30 anni, difeso dall’avvocato Gianni Dionigi, è accusato di aver ottenuto illecitamente il reddito di cittadinanza.
L’imputato è finito davanti al giudice del Tribunale di Perugia perché “al fine di ottenere indebitamente il beneficio economico del reddito di cittadinanza” avrebbe attestato “falsamente di essere in possesso dei requisiti” previsti dalla legge, ma “omettendo di dichiarare di essere destinatario dell’ordine di lasciare il territorio dello Stato per motivi di pubblica sicurezza”.
La Procura di Perugia contesta all’uomo anche di avere dichiarato di “essere intestatario di contratto di locazione” per un canone annuale di 3.800 euro, al fine di avere il contributo aggiuntivo al reddito di cittadinanza per pagare l’affitto. Le indagini hanno, però, rivelato che non c’era nelle banche dati del contratto di locazione.
All’uomo era stato notificato l’ordine di lasciare il territorio italiano il 6 agosto del 2020, ma il 5 dicembre dello stesso anno veniva trovato ancora in Italia e scattava la contravvenzione per non avere adempiuto all’ordine del prefetto.