Il Governatore della Libia Italo Balbo, fascista ma inviso a Mussolini, incontrò l’attore italiano più famoso dell’epoca e gli disse “se entriamo in guerra con Hitler mi taglio i cosiddetti”
Sono stato amico di Renato Rascel negli ultimi anni della sua vita. Abbiamo lavorato insieme e lui mi ha raccontato tante cose e della sua vita e della sua carriera che ha incominciato ad affermarsi proprio negli anni del fascismo trionfante, dell’impero e del consenso che preludono alla catastrofe della guerra.
Quegli anni furono fondamentali per la crescita del personaggio: in un’epoca senza libertà in cui i copioni cadono sotto le inesorabili forbici della censura, i film vengono ambientati in un’improbabile Ungheria dai telefoni bianchi ed il comico di avanspettacolo deve ricorrere ai doppi sensi.
Rascel proprio in quel clima ha la possibilità di esercitare quella sua comicità assurda, surreale e piena di ‘nonsense’ che diviene un modo per sfuggire alla retorica del tempo e alla volgarità in cui dovevano rifugiarsi la maggior parte dei suoi colleghi … leggi tutto