Dalle torture alle capre: la storia del migrante che ora rischia un rimpatrio beffa (dire.it)

Kwabena è un giovane ghanese di 28 anni 
che lavora per l’Università di Bologna: ora 
che è perfettamente integrato per i giudici 
deve andarsene

Arrivato a Bologna dopo la fuga, le carceri libiche, la traversata via mare e lo sbarco a Lampedusa, Kwabena gestisce il caprile dell’Università di Bologna. Gode della protezione umanitaria, ma la Corte d’appello ha ribaltato la sentenza. Ora si aspetta la Cassazione.

“Kwabena è uno di noi. Lui è spettacolare, ce lo teniamo stretto”. A parlare è Arcangelo Gentile, ordinario della facoltà di veterinaria dell’Università di Bologna e presidente di Vet for Africa, circolo affiliato alle Acli di Bologna con sede a Ozzano, progetto nato a partire dall’esperienza di solidarietà che dal 2003 alcuni studenti di medicina veterinaria dell’Ateneo bolognese stanno portando avanti ad Hanga, un piccolo villaggio del sud della Tanzania.

LA NUOVA VITA DI KWABENA

Kwabena, invece, è un ragazzo di origine ghanese di 28 anni, fuggito dal suo paese e arrivato in Italia nel 2016, dopo quattro anni nelle carceri libiche tra torture e violenze. Poi il viaggio in mare, lo sbarco a Lampedusa e il trasferimento nel capoluogo emiliano … leggi tutto

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