di Adil Mauro
“Non sarò mai grato abbastanza ai gruppi di condivisione per avermi aiutato a mettere in discussione l’immagine dell’uomo buono di cui andavo fiero.
C’era una parte resistente, molto ben mascherata dentro di me, che con loro ho potuto affrontare e non nascondere più”. Dopo quindici anni di discussioni e autoanalisi in un gruppo di uomini eterosessuali e sposati a Bari, a 65 anni Nino De Giosa ha fatto coming out, si è separato dalla moglie ed è venuto a Roma, dove ha cominciato a frequentare gli incontri di Maschile plurale, una rete di uomini impegnati contro la violenza maschile sulle donne e gli stereotipi di genere.
L’associazione è nata nel maggio del 2007 a Roma, ma vi sono confluite esperienze maturate già a partire dagli anni ottanta, sia quelle di gruppi più politici – per esempio il movimento per la pace, con la sua critica alla violenza, alla guerra, al militarismo e al maschilismo – sia quelle legate a realtà religiose, soprattutto nel mondo valdese.
Oggi chi ne fa parte cerca di definire “un’identità maschile, plurale e critica verso il modello patriarcale, anche in relazione positiva con il movimento delle donne” … leggi tutto