L’ex ministro leghista della Famiglia: «La nuova legge vuole imbrigliare la libertà di pensiero. Chi difende la famiglia tradizionale rischia di passare per omofobo»
“Se la ricorda la neolingua e magari la psicopolizia? Ecco, siamo un po’ in quel territorio lì…”. Lorenzo Fontana, vice segretario della Lega, capo della Liga veneta nonché ex ministro alla Famiglia, cita la cupa distopia di George Orwell in 1984 nel parlare della legge contro l’omofobia che approderà il mese prossimo alla Camera e contro cui hanno già preso posizione i vescovi italiani.
Fontana, quale è il nesso?
“E’ semplicemente un nuovo tentativo per imbrigliare il pensiero libero. Il dire quello che si pensa potrebbe diventare reato. Se io ritengo che la famiglia sia soltanto quella formata da un uomo e da una donna, chi mi assicura che un domani non si dirà che l’esprimere questa posizione è una forma di istigazione al reato?”.
L’intenzione non sembra quella…
“Io credo che sia l’ennesimo passo avanti in direzione del pensiero unico. Tra l’altro, abbiamo appena visto che nella magistratura qualche problema di indipendenza esiste… Ecco, io temo che una persona possa essere messa sotto indagine anche per un pensiero o per una frase estrapolata dal contesto. E il problema non è soltanto l’indagine” … leggi tutto