Una delle questioni più dibattute rispetto alla pandemia di SARS-CoV-2 riguarda gli effetti del nuovo coronavirus sui bambini e gli adolescenti.
Gli studi finora pubblicati e i dati raccolti dai centri nazionali che stanno monitorando la diffusione dell’epidemia, l’andamento dei contagi e il numero dei decessi per classi d’età mostrano che i bambini costituiscono una percentuale molto bassa dei casi segnalati e dei decessi legati a COVID-19 e tendono a sviluppare una forma di malattia dai sintomi più lievi rispetto agli adulti.
Tuttavia, ci sono stati centinaia di casi in tutto il mondo in cui i bambini sembrano aver avuto una reazione ritardata al nuovo coronavirus e hanno manifestato i sintomi di una patologia molto grave, diagnosticata come sindrome infiammatoria multisistemica, che può arrivare a interessare le arterie del cuore. Inoltre, c’è ancora discussione sulla loro effettiva esposizione al virus e contagiosità.
«L’idea che i bambini non si ammalino di COVID-19 o abbiano una malattia molto lieve è una semplificazione eccessiva», spiega al New York Times il dottor Adam Ratner, direttore del reparto di malattie infettive pediatriche alla New York University School of Medicine e all’ospedale Hassenfeld Children presso N.Y.U. Langone Health … leggi tutto