di Matteo Pucciarelli
Sui social e sui giornali si fa sentire il fronte di chi nega la necessità di agire sulla crisi del clima.
Il comunista Rizzo, il leghista Borghi, il meloniano Malan: tutti impegnati nella battaglia contro il “fanatismo ultra-ecologista”
La si potrebbe definire una compagnia di giro: così affiatata che sembra coordinata. Passano le stagioni politiche, passa la crisi del momento e in prima fila a suonare il controcanto al cosiddetto mainstream ci sono sempre loro, con pochissime defezioni di volta in volta.
Che sia la battaglia contro l’euro, che siano le teorie contro l’immigrazione, che siano i dubbi contro i vaccini e la gestione della pandemia, che sia le denuncia contro il politicamente corretto e la “teoria gender”, che sia una certa sensibilità alle ragioni della Russia, che sia infine l’irrisione attorno all’emergenza ambientale, i protagonisti della propaganda “antisistema” non se ne perdono una.