di Giuseppe Giulietti
Sono ripartiti gli attacchi contro il presidente
della Federazione della stampa Vittorio di Trapani
e contro il sindacato dei giornalisti Rai.
Prima Gasparri, poi la Lega, oggi Storace carica a testa bassa.
Quelli che hanno difeso la Santanché, taciuto sui 49 milioni della Lega, sostenuto quel De Angelis che, dopo aver tentato di riscrivere le sentenze sulla Strage di Bologna, ha pensato bene di assumere anche il cognato alla regione Lazio, ora provano a gettare fango sul sindacato.
Dopo aver messo le mani su tutta la Rai, avviata persino la distruzione di Rai 3, infamia mai tentata neppure nella stagione dell’editto bulgaro, ora vogliono distruggere chiunque osi mettere in discussione il loro dominio, a cominciare dal diritto ad mandare in onda senza contraddittorio il diario di Giorgia Meloni.
Questi attacchi sono rivolti a chiunque creda nel servizio pubblico e nell’articolo 21 della Costituzione.
Sbaglia chi ha scelto di abbassare il profilo politico, sperando nella clemenza della Corte.
Fascisti erano, fascisti restano. Noi continueremo a contrastarli senza incertezza alcuna.