intervista con David Ermini di Alberto Gentili
Presidente Ermini, è oltre un anno c he è esploso lo scandalo Palamara e il fango che ha investito la magistratura è ancora lì, intatto. Perché?
“Precisiamo subito una cosa, ciò che è emerso in queste ultime settimane attraverso chat e intercettazioni pubblicate dai quotidiani fotografa una situazione risalente nel tempo, non una situazione attuale. Parliamo di messaggi e conversazioni alcuni dei quali di tre anni fa. In ogni caso la stragrande maggioranza dei magistrati è del tutto estranea alle pratiche spartitorie disvelate dalle intercettazioni.
Aggiungo che, nel frattempo, il Csm si è rinnovato sostituendo con nuovi consiglieri i cinque togati dimissionari e nominando il nuovo procuratore generale della Cassazione. Ciò non vuol dire che lo “scandalo” non abbia inferto un durissimo colpo alla credibilità e autorevolezza dell’ordine giudiziario portando alla luce comportamenti esecrabili e gravissimi, legati a una degenerazione correntizia che va assolutamente contrastata. E’ tutt’altro che una spiacevole parentesi da archiviare in fretta”. […]
La politica balbetta, la maggioranza rossogialla non trova da mesi una strada da intraprendere. Giudica colpevole questo ritardo?
“Penso che una riforma, una riforma energica e incisiva, sia assolutamente necessaria. Ma penso anche che una riforma che voglia davvero risolvere una volta per tutte degenerazioni e distorsioni correntizie vada studiata e ponderata con i giusti tempi. In queste materie fatico a ragionare con il cronometro in mano: una riforma va fatta, ma importante è che sia fatta bene.
Non è un problema se serve un giorno in più, il problema si porrebbe se dopo l’annuncio non si facesse più nulla” .. leggi tutto