Dobbiamo preparare il nostro futuro senza aspettare l’aiuto europeo (romanoprodi.it)

La sfida Ue sugli aiuti: la sterzata della 
Merkel spinga l’Italia a fare presto

Vi sono alcuni avvenimenti che diventano significativi perché non vi succede nulla. Questa è la mia conclusione sul Consiglio Europeo di venerdì scorso.

Una conclusione che può sembrare paradossale perché molti sono rimasti delusi dal fatto che i massimi rappresentanti dei paesi europei si sono sostanzialmente limitati a prendere atto delle proposte della Commissione e a rinviare tutto alla prossima riunione, che si terrà probabilmente intorno alla metà di luglio (con la speranza che i capi di governo europei possano finalmente parlarsi di persona e non limitarsi a dialogare a distanza.)

È vero che gli oppositori alle inattese proposte della Commissione e del tandem Merkel-Macron hanno riconfermato le loro posizioni e che perciò non vi è stato alcun accordo sulla nuova politica di solidarietà contenuta nelle proposte della “Next Generation” e dell’aumento del bilancio dell’Unione 2021-2027.

È tuttavia evidente che l’opposizione dei paesi che si definiscono frugali non è più un’opposizione di principio (quasi teologica) ma è ormai scesa nel campo contrattuale, in difesa dei relativi vantaggi fra pagamenti e incassi (i così detti rebates) che questi paesi tuttora conservano nel bilancio europeo … leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *