di Phil
Ricompare il David Copperfield dei dem...
“Elly non c’è, è andata via”, che a prima vista sembrerebbe il riadattamento di una canzone di Nek, ma in quel caso si trattava di una certa Laura, e non della segretaria del Pd.
Che poi scomparire su un’isola greca (o far perdere le proprie tracce comunque su un’isola, senza neanche pubblicare una storia su Instagram) è un sogno che coltivano in molti. Riuscirci è un altro paio di maniche, soprattutto per chi ha un ruolo pubblico, c’è sempre qualche paparazzo che riceve una soffiata o qualcuno che ti scova, fotografa, e scrive un post sui social, del tipo “guarda chi c’è in vacanza vicino a me”. Impresa difficile quindi, ma non per Elly Schlein, il David Copperfield del Pd, a cui ad aprile era già riuscita la dissolvenza, “dopo la fatica delle primarie”, con un blackout di una decina di giorni.
Immortalata per l’ultima volta davanti a Palazzo Chigi, reduce dall’incontro sul salario minimo con la Presidente Meloni, venerdì 11 agosto, poi Elly è letteralmente scomparsa, lasciando le consegne per i Tg, al volenteroso Arturo Scotto, che essendo campano, ha le sue isole a portata di mano.
Poi silenzio rigidissimo, per dire che al Nazareno le bocche sono state cucite, modello Nek, per intenderci. E l’innocente domanda di dove fosse Elly, interpretata come una provocazione, “è andata via”, “non ho idea di dove sia”.
Sui giornali, solo indiscrezioni, sarà al fresco in Svizzera, dove peraltro è nata, ad Agno, cittadina in riva al lago ad una ventina di km da Lugano.
Così mentre su Facebook impazzavano le foto di Giorgia Meloni con un vassoio di granchi blu nella masseria della Val di Itria, di Matteo Salvini a Polignano a Mare, teneramente abbracciato con la fidanzata Francesca Verdini, persino di Antonio Tajani dalle parti della sua Fiuggi, di Elly Schlein nulla, passata direttamente dall’estate militante a quella latitante, come in effetti poi ha titolato Il Foglio.
Latitanza finita domenica in Umbria, precisamente a Castiglione del Lago, dove la segretaria è ricomparsa sul palco di una festa dell’Unità. “Sono stata qualche giorno in un’isola greca, con la mia fidanzata”, ha confidato Elly ai giornalisti che la aspettavano in gran numero, ed anche con una certa apprensione.
Una comparsata degna di nota, non tanto per i temi trattati, “abbiamo raggiunto trecentomila firme per la petizione sul salario minimo”, che oggettivamente non è un gran notizia, ma piuttosto per l’irrompere dello spazio “ricreativo”, in una sorta di remake di “Berlinguer ti voglio bene”.
Elly infatti si è esibita come musicista, suonando con la chitarra un paio di brani. Accompagnata da un gruppo collaudato e composto dai vertici locali del Pd, la leader dem ha dato prova della sua abilità musicale nel brano “Before you accuse me” di Eric Clapton e in “Zombie” dei The Cranberries.
D’altra parte la sua passione per la musica è cosa nota, la segretaria dem ha studiato pianoforte fin da bambina e si è già misurata nello studio di Alessandro Cattelan con una cover di Imagine, di John Lennon. Indimenticabili il balletto al Gay Pride di Milano con il compagno di partito Alessandro Zan, sulle note di Mon Amour, (Ho Visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me), e le ampie citazioni di Daniele Silvestri davanti ad una stranita direzione dem.
Certo è che la segretaria del Pd dovrà conservare il buon umore a lungo, visto l’autunno che aspetta il suo partito. A partire dal cul de sac in cui il campo largo è finito sul salario minimo, con la Presidente del Consiglio che ricorrerà al redivivo Cnel per sbarragli la strada. Poi c’è il dossier sulle elezioni del ‘24 che saranno amministrative (5 Regioni ed i capoluoghi Firenze e Bari) ed europee. Molti nodi sono ancora irrisolti, dalle candidature a Sindaco, ai capilista per Bruxelles.
C’è poi la questione del terzo mandato agli amministratori, che sta particolarmente a cuore al governatore della Campania Enzo De Luca. Insomma tante grane in vista, e chissà se Elly riuscirà a ritagliarsi nel mezzo il tempo per un’altra “fuitina”.