Salario minimo, la battaglia della Schlein è pura ipocrisia: ecco perché

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La paga oraria minima rischia di peggiorare le 
condizioni dei lavoratori. 

La battaglia del Pd è un appello a diminuire gli stipendi e ad aumentare il flusso del lavoro in nero

Elly Schlein, grande sostenitrice del salario minimo, afferma che la misura in questione tutelerebbe i dipendenti. Evidentemente la segretaria dem non ha fatto i conti con la realtà e con le ripercussioni che questo sistema avrebbe sul mondo del lavoro italiano. Ecco perché la paga oraria minima non funziona.

La misura non favorisce i consumi

In merito alla misura Elly Schlein ha affermato: “Su salario minimo continuiamo battaglia, favorisce consumi e concorrenza”. È proprio in tema di retribuzione che la paga oraria minima va a incidere soprattutto sugli effetti inflazionistici che la stessa avrebbe sul mercato. Infatti le imprese scaricherebbero i costi del lavoro sui consumatori finali disincentivandoli quindi ad acquistare prodotti più cari. Di conseguenza il salario minimo non favorisce i consumi, anzi, li riduce.

La situazione in Italia

Prima di richiedere delle modifiche all’attuale situazione, quindi investimenti in termini economici, è bene sapere che l’Italia gode della contrattazione collettiva che riguarda l’85% dei lavoratori. Misure come tfr, malattia, ferie, permessi, tredicesima, quattordicesima, previdenza complementare e sanità integrativa consentono già ai dipendenti di avere stipendi più alti rispetto alla soglia minima richiesta dal Pd.

La contrattazione collettiva

Il salario minimo rischia di oscurare la contrattazione collettiva. Infatti secondo il documento “Salario minimo in Italia: elementi per una valutazione” elaborato dalla Fondazioni Studi Consulenti del Lavoro sulla base di dati Inps e Cnel si afferma che più del 50% dei CCNL presi in analisi oltrepassa la soglia dei 9 euro, la cifra imposta dal salario minimo. Lo studio ha preso in esame 63 contratti collettivi di cui 39 superano lo stipendio richiesto dalla Schlein, 18 vanno da 8 a 8,9 euro e gli ultimi 4, invece, sono tra i 7 e i 7,9 euro.

Il lavoro irregolare

In tema di lavoro irregolare Schlein, durante il suo intervento al Forum Ambrosetti, ha detto: “Il salario minimo, dove è stato adottato, ha aiutato a vincere la concorrenza sleale di quelle imprese che non rispettavano le regole della contrattazione a discapito delle imprese che lo facevano”. Si tratta di un appello infondato poiché, come anticipato, in Italia sono tantissime le imprese che rispettano le norme della contrattazione collettiva e, dall’altra parte, la misura incentiva il lavoro irregolare poiché se venisse imposto un salario minimo, diversi imprenditori potrebbero scegliere di offrire paghe in maniera completamente irregolare.

A questo proposito si favorirebbe la tendenza alla riduzione delle ore lavorate, l’aumento quindi del lavoro nero e il conseguente incremento della disoccupazione.

(italiaoggi.it)

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