di Marco Bianchi
E all'improvviso calò un silenzio tombale.
Muti i grillini, muti i piddini, muti i cgiellini…Tutti silenti davanti alla capacità e alla competenza. In un mondo normale a dire il vero sarebbero dovuti arrivare complimenti e scuse. I primi per la capacità mostrata dal Ministro del Lavoro di affrontare e risolvere problemi storici del nostro Paese. Le scuse invece per avere dichiarato (e sperato) che la piattaforma creata dal Dicastero di via Veneto e dall’Inps avrebbe fatto flop. Niente di tutto questo!
La realtà è che per la prima volta in Italia le idee e le parole di Marco Biagi si sono tradotte in una procedura informatica capace di attrarre tutte le opportunità del mondo del lavoro. I corsi di formazione, le offerte di lavoro, la abilità di chi lo cerca. Centinaia di migliaia di occasioni di miglioramento delle competenze, utili per essere più appetibili e attrattivi sono già pronte e messe a disposizione di chi cerca lavoro. Ma anche quasi centomila posti di lavoro, messi in vetrina per essere intercettati da chi ha voglia di lavorare, di avere prospettiva e dignità. Ma, in questo meccanismo perfetto che è stato creato, un inconveniente si è notato sin dalle prime ore di funzionamento della piattaforma.
Mancano all’appello i protagonisti assoluti dell’intera vicenda: gli ex percettori di reddito di cittadinanza. Dopo il clamore locale di mini manifestazioni tanto mediaticamente amplificate quanto poco partecipate, ci si aspettava un massiccio afflusso sulla piattaforma per iscriversi prima possibile. Invece le iscrizioni sono solo un paio di decine di migliaia. Poche, troppo poche, rispetto alla “bomba sociale” tanto strombazzata dalle disperate opposizioni!
E come mai i famosi “occupabili” non si iscrivono alla piattaforma che darebbe loro formazione, sussidio e opportunità di lavoro? Strano che non lo facciano i circa 200mila ex percettori, che secondo la narrativa sinistra sarebbero senza alcuna risorsa economica mensile. Veramente molto strano! Qualcuno timidamente azzarda l’ipotesi che sia complicato farlo. A parte che non lo è, ma gli interessati potrebbero andare dallo stesso Patronato utilizzato per richiedere il Reddito di Cittadinanza.
E invece i numeri non crescono in modo corrispondente alla bava di qualche nerboruto rappresentante sindacale che tratteggia scenari da tregenda. Altri azzardano la ritrita teoria che le offerte di lavoro hanno stipendi da fame. Errore: i posti indicati sono tutti legati all’applicazione dei Ccnl. La triste realtà è che invece questa manciata di persone lavora beatamente in nero, gestendo abusive attività autonome o percependo lauti stipendi non dichiarati…E quindi…Silence please!
